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La costa Saracena

 


L’escursione in Costiera Amalfitana (soprannominata “Costa Saracena”) inizierà con il trasferimento in traghetto da Salerno ad Amalfi (35 minuti) per consentire ai partecipanti di godere di una straordinaria vista della costa dal mare.
Successivamente il gruppo visiterà Amalfi: la cattedrale dedicata a Sant’Andrea, la Cripta, il Chiostro del Paradiso e il cantiere navale medievale; in seguito una piacevole passeggiata tra gli antichi vicoletti condurrà i partecipanti nel cuore del paese fino alla Valle dei Mulini, dove potranno visitare il Museo della Carta, le antiche cartiere (che producono la tipica e preziosissima  “Carta d’Amalfi”) e le ferriere.

Dopo un pranzo a base di piatti locali a Pogerola, un bellissimo villaggio sulle pendici, il gruppo raggiungerà Ravello con un pullman e visiterà la Cattedrale, Villa Rufolo e Villa Cimbrone.
Il ritorno a Salerno è previsto alle 19.00.



Amalfi, la Repubblica Marinara

C’è poco da meravigliarsi se questo splendido tratto di costa ha preso il nome da questa cittadina: Amalfi ne è senza dubbio il centro più importante e, bisogna aggiungere, lo è da più di 1000 anni.
Amalfi fiorisce nel Medioevo, grazie all’iniziativa ed al coraggio dei suoi mercanti, che arditamente si avventuravano in Asia minore e in Africa per acquistare lussuose merci da vendere nei mercati di tutto il sud Italia e nel resto della penisola. I prodotti dei mercanti amalfitani raggiungevano ogni importante porto del Mar Mediterraneo.
Amalfi fu un miracolo creato dal commercio e, una volta realizzato quanto piccola era la città, non ci si smetterà di meravigliarsi quando si saprà che per secoli è riuscita a competere con le altre Repubbliche marinare Venezia, Pisa e Genova ben più grandi per numero di abitanti ed estensione.

I contatti con diverse culture consentirono agli Amalfitani di importare nell’Europa Occidentale strumenti per la navigazione, come il compasso (la cui invenzione fu anche attribuita al navigatore amalfitano Flavio Gioia), e molte altre nozione scientifiche apprese dagli Arabi. L’influenza di culture d’oltremare è chiaramente visibile nei monumenti di Amalfi, specialmente nella cattedrale dedicata a S. Andrea, nel Chiostro Paradiso con i loro archi incrociati in stile arabo, e nei vicoli e gallerie della città antica. Al giorno d’oggi Amalfi è una località turistica e di mare dove si possono trovare arte, cultura, gastronomia e tradizioni, come la processione di S. Andrea e la Regata delle Repubbliche Marinare che si tiene ogni anno a turno in una delle Repubbliche.


Ravello, la città della musica

Ravello è uno dei centri più antichi della Costiera Amalfitana: è stata fondata nel VI secolo da famiglie romane aristocratiche che volevano trovare riparo dai Saraceni e dai barbari che saccheggiavano la costa. È situata a 350 metri sul livello del mare e perciò lo domina, permettendo di godere di un’eccezionale panorama.
Il paese raggiunse il suo splendore nel XIII secolo grazie al fiorente commercio che, attraverso Amalfi, era diretto al Mediterraneo orientale. Del periodo medievale possiamo ancora vedere la Chiesa di S. Giovanni del Toro, costruita nel 975 d.C. dalle nobili famiglie locali nel quartiere chiamato “Toro” con un magnifico mosaico dell’ambo di mosaico e e la Cattedrale, costruita nel 1086, con le sue porte bronzee e i mosaici del pulpito e dell’ambo.


Probabilmente Ravello è anche più famosa per le sue ville. Villa Rufolo fu costruita nel XIII secolo ed è un bell’esempio dell’influenza dell’architettura araba durante il periodo normanno nel Sud dell’Italia. I suoi giardini tanto incantarono Richard Wagner da fargli dire: ”Ecco il magico giardino di Klingsor!”. Infatti questo è il luogo che ispirò la composizione del suo “Parsifal”. Villa Rufolo è anche ricordata in un capolavoro della letteratura, nel “Decamerone” di Giovanni Boccaccio nel quale si dice essere il luogo dove le donne e tre giovani uomini si incontrarono per raccontarsi i cento racconti. La vista vertiginosa dalla terrazza del giardino fa da sfondo all’annuale Festival della Musica Classica dedicato a Wagner. La Società del Concerto di Ravello è molto attiva e ogni anno organizza un ricco programma di concerti tenuti dai musicisti più famosi a cui partecipano appassionati da tutto il mondo.

Villa Cimbrone ha origini recenti ma è ugualmente bella. La sua storia comincia quando un sarto, emigrato da Ravello in Gran Bretagna, parlò a Lord Beckett del luogo più panoramico a Ravello, un pezzo di terra chiamato “Cimbrone”.
Lord Beckett comprò la terra e l’ex sarto, diventato il custode della proprietà, con l’aiuto di operai del luogo, trasformò la terra in una villa molto caratteristica e affascinante. Si possono ammirare il piccolo chiostro con un portico e un pozzo, una torre di sorveglianza costruita nello stile di Villa Rufolo e inclusa in una specie di piccolo castello. Villa Cimbrone ha ospitato famosi scienziati, artisti, politici e attori come Greta Garbo. All’interno ci sono molte statue, rilievi, mobili antichi e quadri. Molti posti meravigliosi sono disseminati nel giardino, come il Tempio di Cerere, la Grotta di Venere, la statua di Hermes e la sorprendente Terrazza dell’Infinito, sospesa tra il cielo e il mare e abbellita con i busti dei sette Re di Roma. Villa Cimbrone è proprietà della famiglia Vuillemier il cui ultimo è ora un Rotariano. Tutto questo e altro vedrete a Ravello!